venerdì 5 dicembre 2014

Quotes of the day: IL TAO

Rieccomi qua, ancora un volta e dopo diverso tempo a citare le parole di qualcun altro.
Stavolta l'autorevole fonte è Alan W. Watts, profondo conoscitore della cultura cinese e autore di un libro (sfortunatamente mai terminato, causa suo decesso, e continuato dal suo amico e collega Al Chung-liang Huang) intitolato IL TAO - la via dell'acqua che scorre.
Già prima di iniziare a frequentare un corso di Tai Chi Chuan (sono al secondo anno) avevo abbracciato la filosofia taoista, perché credo sia in grado di spiegare perfettamente e in maniera molto coerente il mondo che ci circonda e di cui facciamo parte. L'universo intero e noi stessi, l'uno lo specchio dell'altro.

Stavolta però non si può trattare semplicemente di quotare le frasi di un libro che mi sono rimaste più impresse, perché si tratta sì di un libro corto e apparentemente semplice, ma i concetti in esso espressi vanno interpretati con occhi abituati ai concetti del taoismo. Perciò nel mio piccolo, oltre a  riportare qualche passo di questo fantastico volume, ne provo a dare una mia interpretazione.

"Se cerchiamo di insegnare ad un pesce che l'acqua è fisicamente composta da due parti di idrogeno ed una di ossigeno, il pesce si metterà a ridere".

Quando ho letto questa frase ho subito pensato all'errore madornale che facciamo noi occidentali (uno dei tanti): considerare la mente come un qualcosa di separato dal corpo. Ed è più o meno la causa di quasi tutti i nostri mali. Per i cinesi (e gli orientali in generale) non c'è niente di più stupido. Il paragone con il pesce e l'acqua calza alla perfezione. Qua ricordo che pensai: "il buon vecchio Alan Watts aveva capito che per spiegare il Tao non c'era niente di meglio che farlo, in parte, come lo avrebbe fatto un cinese".  Mi è venuto il dubbio, sono tornata indietro (l'avevo iniziato il giorno prima) e ho visto che la premessa, da cui ho preso questa citazione, era in effetti proprio di Al Chung-liang Huang. :)

"[...] il maltrattamento dell'ambiente costituisce un danno per noi stessi - per la semplice ragione che soggetto ed oggetto non possono essere separati, e che noi con quanto ci circonda siamo il processo di una sfera unificata, che è quello che i cinesi chiamano Tao. [...] siamo inseparabili da questo genere di universo, e non esiste un altro posto dove stare".

Estensione a livello planetario di quanto sopra detto. Noi non siamo separati dall'ambiente. siamo un tutt'uno di energia sempre in movimento. Vi sparereste in un piede? Non credo. Tengo a sottolineare che quando Alan Watts scrive siamo negli anni '70 (anche fine '60).

"Non afferriamo facilmente il fatto che il vuoto è creativo, e che l'essere viene dal non-essere come il suono dal silenzio e la luce dallo spazio".

Eh... qua ce ne sarebbero da dire. Ma a me la prima cosa che è saltata in testa è stata la fisica quantistica e il suo bosone di Higgs (o "particella di Dio"), che pare che, dal vuoto-non-vuoto abbia fatto spuntare fuori tutto quello che vediamo adesso. Vi pare che i cinesi sono arrivati centinaia, migliaia di anni fa ai concetti a cui sono arrivati i fisici quantistici nel ventesimo/ventunesimo secolo? Io non lo trovo affatto strano.

"La visione yin-yang del mondo è serenamente ciclica. La fortuna e la sfortuna, la vita e la morte, sia su piccola che su larga scala, vanno e vengono continuamente senza un inizio ed una fine, e tutto il sistema viene protetto dalla monotonia per il fatto che, proprio nello stesso modo, il ricordare si alterna con il dimenticare".

Un altro dato che conferma che noi occidentali ci siamo allontanati dalla Natura e distaccati dal Mondo è la nostra concezione del tempo. Per noi tutto scorre in avanti, tutto è cronologico, le date storiche ce le inculcano in testa sin da piccoli come se fossero importanti come le fondamenta di una casa. Lo sono, per certi versi, è vero che bisogna imparare dal nostro passato. Il paradosso è che a noi il passato piace tanto, ci piace tanto piangerci addosso, ma non impariamo mai. Per i cinesi no, non funziona così. Il tempo è circolare, come le stagioni. La Natura funziona a cicli. La luna, le stagioni, il ciclo mestruale, e potrei continuare. Noi siamo troppo quadrati, troppo attenti ai dettagli ci facciamo sfuggire la visione generale, olistica di ciò che stiamo vivendo.

Ce ne sarebbero tante altre da fare, quindi forse ci tornerò su questo libro, che vi consiglio davvero di leggere. Il Taoismo non è una religione, anche se troppo spesso (e mi si rizzano tutti i peli del corpo!) lo sento definire così. E' molto più pratico e scientifico di quanto non si creda. E' la descrizione di ciò che veramente siamo, di ciò che noi occidentali dovremmo tornare ad essere.









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