mercoledì 30 dicembre 2015

Preferiti del periodo: dicembre 2015

Il 2015 è quasi al termine!
Io ovviamente non farò niente di speciale per l'ultimo dell'anno, come sempre, a parte rare eccezioni negli ultimi anni, ma lo trascorrerò con chi amo ed è quello che conta.

Come ogni mese mi accingo a mostrarvi quali sono state le cose che più ho amato in questo mese di dicembre, beauty non make-up, make-up e tutto ciò che non rientra in queste due categorie.

Beauty

il primo prodotto è uno di quelli a cui non avrei dato un soldo, e invece poi si è rivelato davvero ottimo. E' uno shampoo ed è (ebbene sì!) della Garnier. Attenta agli INCI come sono, non posso certo mettermi ad acquistare gli shampoo della Garnier indiscriminatamente come quando avevo 14 anni. E infatti questo shampoo (e non è l'unico) non contiene ingredienti dannosi: niente siliconi, i tensioattivi più aggressivi sono opportunamente bilanciati con altri surgrassanti e non ci sono parabeni. Per chi non ha particolari problemi di capelli troppo secchi, o per chi come me li ha corti e li lava magari più spesso, è l'ideale.
E' quello al pompelmo, e si chiama Grapefruit Tonic. In piccolo, se vedete, sotto al nome in un riquadretto verde c'è scritto senza siliconi/senza parabeni. Vorrebbe essere uno shampoo lucidante per capelli spenti, io su questo posso dirvi poco perché al momento li ho cortissimi e noto poco la differenza quindi se lo avete provato e avete visto che si ottiene anche questo risultato fatemi sapere. Comunque, per i pochi euro che costa, vale la pena provare, anche solo per il profumo!



Il secondo prodotto di questa categoria è una maschera per il viso, che penso sia la cosa migliore che io mi sia mai spalmata sulla faccia. E' della Dr Organic. marca ecobio piuttosto cara ma veramente di ottima qualità. Questa maschera in particolare è quella alla rosa.


L'ho presa su EccoVerde al 10% di sconto e mi sembra che così scontata venisse sulle 13/14 €, non ho con me il prezzo esatto ma comunque anche se costasse 20 € li varrebbe tutti. Oltre a profumare di rosa ma in maniera non stomachevole, è ovviamente una maschera antiage ma la cosa che più colpisce è che comunque purifica la pelle come se fosse una maschera purificante all'argilla verde o simili, e inoltre la lascia liscissima e morbida. Una volta a settimana non me la faccio mai mancare!

Ultimo della categoria beauty è un altro prodotto della Dr Organic, di cui però ho provato solo un campioncino che mi avevano mandato da Ecco Verde con il penultimo ordine, la crema viso all'olio d'argan del Marocco.


A parte anche qui il profumo che è una cosa paradisiaca, questa crema è davvero ottima per chi come me ha la pelle secca e in inverno ha bisogno di quel tocco di idratazione in più. E' una crema da notte, ma in inverno secondo me si può usare anche di giorno avendo appunto questo tipo di pelle. Il campioncino mi è durato circa una settimana perché ne basta davvero pochissima, e costa 22,89 €, almeno su EccoVerde. Non è poco, ma dura davvero tanto ed è sinceramente una delle creme migliori che io abbia mai provato. Se avete ricevuto dei soldini a Natale magari in parte sfruttateli per questa!

Make-up

Questo è stato il mese della Kiko e della Neve Cosmetics.

Della Kiko sto usando tantissimo un pezzo della nuova collezione - ma quante ne sfornano ultimamente? ogni mese ce n'è una nuova, non gli sto più dietro! - quella ispirata alle cheerleader americane, ed è un duo ombretto in stick + eyeliner sempre in stick. Io ho preso la 02, sul ramato e marrone.



Non si vede molto dallo swatch a causa della luce che ho in camera che non è delle migliori (col flash veniva peggio), ma vi assicuro che quel rame brillante è una bomba! Una volta messo non si schioda di lì, hai la possibilità di sfumarlo per qualche secondo e poi si fissa inesorabilmente. Si rimuove però facilmente con un bifasico ma anche con struccanti a base oleose, acque micellari e salviettine struccanti. Perfetto quando avete fretta da spatafasciarvelo e via sulla palpebra. Sta benissimo sugli occhi verdi! Ho pagato questo duo circa 6/7 € quindi niente di tragico. Spero che in futuro rifacciano questo colore anche in altre collezioni perché mi è piaciuto davvero tanto.

Altro prodotto della Kiko che mi sta piacendo un casino, e che però fortunatamente è permanente, sono i rossetti della linea Gossamer Emotion. Già lo scorso mese vi avevo parlato del 127, quel bel fucsia scuro freddo, e poi ho acquistato anche il 102, un nude rosato che indosso spessissimo, il 128, un bel melanzana, e infine lui, un colore che so descrivere male perché non è molto definito, il 109, che è una specie di ruggine molto scuro.



Sulla mano sembra più sul malva ma in realtà sulle labbra (almeno sulle mie) prende un tono più scuro e vira appunto sul ruggine. Bello bello bello. Ho comprato anche la matita corrispondente, la 315 della collezione di matite classiche temperabili con il corpo dorato. I rossetti di questa linea costano intorno alle 7/8 € e li valgono tutti. Adoro anche, come vi avevo già detto, la confezione a scatto che si apre premendo il bottone in alto.

Della Neve Cosmetics mi sono innamorata di 3 prodotti, che non c'entrano niente con le ultimissime collezioni ma sono invece ormai pezzi classici.
Il primo è un correttore a polvere libera per brufoli e arrossamenti della pelle, color verde, acquistato su BioAlkemilla per 10,86 €.



Copre perfettamente il rosso ed essendo verde chiaro e non scuro o pistacchio come molti correttori verdi in crema si adatta perfettamente al mio incarnato.

Altro prodotto, una palette che ho composto io acquistando, sempre su BioAlkemilla, la palette vuota da 4 ombretti color limone (5 €) e mettendovene dentro per ora 3, di cui due ombretti - Watermelon e Red Carpet, entrambi 3,57 € - e un illuminante, Plastic, stesso prezzo degli ombretti.




Devo dire che per farli scrivere gli ombretti ci vuole un po', almeno sulle mie palpebre, perché se si danno solo una o due passate il colore viene un po' più "timido", diciamo, invece se volete farvi un bel trucco smoky rosso dovete metterne un bel po'. Comunque poi si sfumano bene. In realtà però li ho amati soprattutto come blush. Dati in quantità infime, danno davvero un bel colorito sano alle guance ed essendo opachi non sembra che vi siate date il blush. L'illuminante è sul dorato/madreperlato, e l'ho preso perché ne avevo solo due, della Essence, che sono entrambi freddi, invece questo è caldo e sta bene soprattutto con trucchi dai toni ramati, rossi, marroni, dorati appunto. Si sfuma meravigliosamente e si può dare bene sia col pennello sia con le dita. Io spessissimo uso il face expert brush di Real Techniques. Non dimentichiamoci poi che sono prodotti a INCI verde!!!

E ora veniamo all'ultimo prodotto, sempre di Neve Cosmetics. Ultimamente sto spesso fuori dalla mattina alla sera, truccata, e avendo una pelle che "si beve" tutto quello che ci metto sopra, arrivavo alla sera con il fondotinta ovunque per non parlare del resto. Poi ho scoperto la Nebbia Fissante di Neve Cosmetics, e penso che non la mollerò più!


Si può usare anche come primer, ma io per ora finisco quello della PuroBio, poi magari proverò. Prezzo su BioAlkemilla 8,41 €.

Altro

In questa categoria questo mese c'è tutta roba da bere. 
Io e Lui eravamo a Roma per una visita e poco prima dello studio medico (a La Storta, per chi conosce la zona) abbiamo trovato un negozio di dolciumi, caffè, vino, tisane e altro come quelli di una volta, una specie di drogheria gigante, c'erano anche le spezie.
Io ovviamente mi sono fiondata al reparto tisane (penso che prima o poi farò un post solo sulle tisane che mi sto bevendo quest'inverno) e ne ho comprate 3. Una la conosco benissimo, Lemon&Ginger della Twinings, un must have della stagione fredda, mentre altre le altre due che ho comprato e che vi raccomando assolutamente sono Choco Chili Tè della Yogi Tea e Garofano e Cannella della Pompadour.





La più economica è sicuramente quella della Pompadour perché come si sa la Yogi Tea ha prezzi allucinanti (più di 4 € per nemmeno 20 bustine), ma sono entrambe azzeccatissime per la stagione. Quella al cioccolato sa veramente di cioccolata speziata e si ispira infatti alla famosa bevanda azteca a base di cioccolata e peperoncino, mentre quella al Garofano e Cannella contiene anche altri ingredienti ma diciamo che questi sono i predominanti. La adoro perché la cannella è davvero ben bilanciata, non è troppo "in your face".

Ultimo della lista è un latte che adoro, ovvero quello di nocciola. 


Come sapete non bevo latte vaccino ma solo latti vegetali, e visto che non amo bere spesso il latte di soja normalmente acquisto latte di avena, cocco (quello dietetico non quello per cucinare), farro, miglio, orzo e ovviamente questo qua alla nocciola che è una cosa spettacolare. Amo anche farci il porridge perché l'avena prende tutto il sapore delle nocciole. Amazing!


Thanks for reading e buon anno!!!

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venerdì 18 dicembre 2015

La canzone che mi frulla in testa #7

Lo so, non è molto che ho scritto la #6, ma in questo periodo - forse perché mi ritrovo a passare le serate a spignattare per fare i regali di Natale in casa - sto ascoltando ancora più musica del solito, e quindi ecco qua le tre del momento.

Number one

Lei, la mia amatissima, onirica, sublime The Rain Song.
Houses of the Holy è un album straordinario, ma d'altronde stiamo parlando dei Led Zeppelin. A me piace perché è eterogeneo e anche, forse, un po' più prog che rock, nel senso che non si sa bene dove si va a rifinire, in certi brani, e The Rain Song è uno di quelli.
Più che la parte vocale mi ritrovo spesso in testa e canto l'intro di chitarra, che si ripropone poi nel pezzo, perché ha qualcosa di speciale, di ultraterreno quasi. Non so cosa abbia Jimmy nelle mani, ma qualunque cosa sia non è di questo mondo.

Number two

Il secondo è un brano a cui sono sempre stata legata perché è uno dei preferiti di mia madre, e ultimamente si è legato ancor di più a un evento importantissimo e quindi lo custodirò ancora più gelosamente nel mio cuore. Sto parlando di un brano che fa parte della colonna sonora del film L'Ultimo dei Mohicani, e si chiama Promentory, di Trevor Jones. In pratica è il main theme, uno se pensa alla soundtrack del film pensa a questo, ed è un pezzo che ha la capacità di portarmi in posti lontani e farmi scordare di tutto il resto. E' amore allo stato puro. Penso che come genere possa rientrare nella musica celtica, anche se ormai avrete capito che non amo molto le etichette.

Number three

In realtà sono diversi mesi che ho scoperto questo gruppo e questo pezzo in particolare, che è una bomba. Lo so, non sono niente di speciale in confronto a quanto prima citato in questo post, ma d'altronde non posso sempre e solo parlare dei mostri della storia del Rock :)
Il brano in questione si chiama Trip Switch ed è di un gruppo piuttosto nuovo sulle scene dell'alternative rock, i Nothing But Thieves, che si sono formati pochissimi anni fa. Il cantante mi ricorda un po' - vagamente eh - l'amore mio Jeff (chi mi conosce sa che sto parlando di Jeff Buckley, la salvezza delle mie orecchie, un angelo fatto voce). Dico così perché ha un timbro molto simile e sa giocare bene con la voce, dal vivo è una bomba e non sbaglia una nota. So che si può anche sbagliare, anche i più grandi sbagliano, ma quando sotto c'è dello studio per arrivare alla perfezione, ecco, diciamo che si sente. Oltre la voce, il brano è potente ed energico, l'ideale da mettere in macchina e cantare a squarciagola perché dà proprio la carica per iniziare la giornata.

Thanks for reading e buona musica!

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giovedì 10 dicembre 2015

Burnt - Il Sapore del Successo: my review

Non si può dire che le due ore e passa di questo film scorrano male. A me è passato in un baleno, vuoi perché amo qualunque film abbia a che fare con roba da mangiare XD o vuoi perché la narrazione è davvero coinvolgente e svolta in maniera ritmica e appunto con una discreta andatura.
Però non per questo il film (diretto da John Wells e scritto da Steven Knights) tralascia i dettagli, anzi: trattandosi di un film che ha come protagonista assoluta la cucina stellata Michelin e uno chef fuori di testa ma che di meglio non ce n'è, è un piacere osservare i particolari dei piatti in preparazione e di quelli finiti appena "dipinti" sul piatto - perché qua è di arte che si parla e non solo di quella dell'accostare sapori per formarne sempre nuovi.
La cucina è chimica e amore, e questo Adam Jonson (Bradley Cooper, protagonista di film stratosferici come American Sniper e Limitless) lo sa bene. Come spesso accade, però, genio e follia vanno a braccetto e Adam ci racconta, con le vicende che si susseguono nella trama, di come abbia sputtanato la sua vita - lavorativa e non - nella Parigi dell'haute cuisine per colpa di vizietti non proprio trascurabili.
Ma ogni eroe caduto nell'abisso ha la sua redenzione, e nella Londra odierna - quello spettacolare melting pot di colori, suoni, profumi, etnie e identità - Adam nonostante la sua testardaggine e arroganza (un po' di "savoir faire" ci vuole, in questo campo, per farsi dar retta, ma lui un po' se ne approfitta) potrà provare a rifarsi. Fondamentale nel suo percorso di crescita sarà Helène (la biondissima Sienna Miller), brillante sous-chef inglese madre di una bambina in età da elementari - bambina che a dispetto dell'età sembra già essere una futura promessa della critica gastronomica. Cast davvero ben scelto (tra i tanti, una purtroppo ormai siliconatissima Uma Thurman nei panni del critico gastronomico dell'Evening Standard) e armonico, ma non posso giurare di non essermi fatta due risate quando in scena è entrato Scamarcio, che recita in inglese e si autodoppia e secondo me era meglio se lasciava fare a un doppiatore!

Il film insegna davvero molte cose, fra le tante quella che è meglio guardarsi dai falsi amici piuttosto che dai nemici veri, quelli dichiarati ma mai sleali.

Andate a vederlo, ve lo consiglio davvero, però magari a stomaco pieno :D

Per le amanti di Bradley: sì, le prelibatezze cucinate per tutto il film non sono la sola cosa che fa venire l'acquolina in bocca.






giovedì 3 dicembre 2015

La canzone che mi frulla in testa #6

Eccomi qua con questo consueto appuntamento musicale.

La number one song che mi girella in testa in questo periodo, o comunque forse quella che si fa viva più spesso, è Wild Horses dei Rolling Stones. Cos'altro dire se non che è stupenda? Ho sempre avuto un debole per la voce di Mick Jagger e in questo pezzo mi piace ancora di più. Penso tra l'altro che i loro brani lenti siano tra i più belli - un altro felicissimo esempio è Streets of Love.

Il secondo brano è di Loreena McKennitt e si chiama The Bonny Swans. Ce l'ho spesso in testa perché è uno dei miei brani preferiti di questa cantautrice canadese dalle origini irlandesi e scozzesi. Icona della musica celtica, Loreena ha scritto un bel po' di roba interessante e originale oltre ad aver riarrangiato ed eseguito classici del genere come Blacksmith. Non saprei dire perché The Bonny Swans è uno dei miei preferiti, forse perché la parte vocale è particolarmente bella e anche difficoltosa, e l'andamento generale del pezzo mi fa stare bene.

L'ultimo brano, che come ormai per tradizione classifico come quello che canticchio più spesso, è un brano pop.
Ebbene sì!!! So che potrà sembrarvi strano, se mi conoscete, ma se mi conoscete bene bene bene sapete anche che io non sono mai stata una che si fissa con un genere e lo spolpa fino all'osso (sebbene adori il prog e il rock in generale e li abbia magari approfonditi un po' di più), perché penso che ci sia del buono in ogni genere e che fermarsi a un genere solo massimo due significa probabilmente ascoltare una bassissima percentuale di buona musica, mentre il resto è... nah. Non sempre è così, ma spesso. Tra l'altro non amo le etichette, perché oggi per essere originali bisogna anche e soprattutto fare dei bei mix (crossover, chiamateli come volete) quindi fanculo al pop e alle altre etichette e diamoci dentro.
Il brano in questione è quello che ha segnato il grande e atteso ritorno di una delle voci più belle del globo.
Sto parlando di Hello, e lei è Adele.
Potente, ben scritto, e lei è da brividi. E' da brividi pure quando la canta dal vivo, come sempre con tutti i suoi brani, tra l'altro.
Non vi nascondo che i testi cominciano un po' a starmi sulle balle, perché sta qua è sempre a lagnarsi di pene d'amore, ma d'altra parte è il suo marchio di fabbrica ed è giusto che se lo tenga.

Thanx for reading!

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martedì 1 dicembre 2015

Qua si mangia bene! #4 Babazuf è per palati raffinati!

Ma come ho fatto a non essere mai andata prima a mangiare in questo fantastico ristorante??
E' senza dubbio ad oggi il mio preferito a Siena, ci ho davvero mangiato benissimo e avendo avuto la possibilità di assaggiare altri piatti - e qui ringrazio i commensali per la gentilezza dimostrata, perché io per dovere di cronaca assaggiavo da tutti, o almeno dai più vicini - posso dire che è tutto buonissimo.
Innanzitutto un ristorante che a fine Novembre mi accoglie con i cappelli di Babbo Natale infilati sullo schienale delle sedie ha gia vinto, o almeno in parte. Per non parlare delle tende cucite a vestito di Babbo Natale con cintura e bottoni, tutte rosse. Amazing!

Ma veniamo al sodo. The food!
Appena arrivati ci hanno portato l'acqua, cosa che purtroppo non tutti i ristoranti hanno ancora capito, e dei favolosi grissotti cicciotti fatti con anche il succo della barbabietola, infatti come si vede in foto sono rossicci.


Dopo aver sgranocchiato questi saporiti grissotti mi sono concessa un antipasto bello tosto: tortino di riso con scamorza e dadini di affettati.


Che poi (fortunatamente) di dadotti di affettati, principalmente salame, non ce n'erano poi molti (dico fortunatamente perché cerco sempre di mangiare carne il meno possibile se non per niente).
Un antipasto spettacolare, a detta di chi lo ha mangiato perché a me i carciofi non entusiasmano, è il cappuccino di carciofi con frollini al parmigiano, che come si vede sembra proprio un cappuccino.


Un paio hanno preso questo fantasiosissimo millefoglie di cotechino e zucca con crema di patate, davvero delizioso. L'ho assaggiato perché a me non piace il cotechino per il suo essere estremamente grasso e unticcio, e volevo proprio vedere se fosse "pesante" e grasso o no. Era una delizia, non sembrava nemmeno carne. Millefoglie perché invece di essere un blocco unico o a pezzetti il cotechino era tagliato a fettine sottilissime.



Terminati gli antipasti, c'è chi si è dato ai primi e chi ai secondi. Pastaia come sono, io mi sono tuffata in questo splendido e coloratissimo piatto di gnocchi primavera fatti in casa con crema di pecorino. Erano delicatissimi e per nulla zeppi, nel senso che non davano il classico senso di sazietà che danno gli gnocchi pastosi dopo qualche forchettata. Ne avrei potuti mangiare mooooolti ma molti di più!


Quelli colorati sono fatti con le barbabietole rosse e quelli verdi con gli spinaci.
C'è chi si è innamorato della pappa al pomodoro


e chi invece ha optato per dei rigatoni di farina di castagne fatti in casa conditi con ragù di salsiccia, davvero molto autunnali.


I secondi non sono da meno. Mamma si è concessa un'anatra all'uva...


...mentre altri hanno preferito il piatto del giorno, ovvero il baccalà con pomodorini e peperoncino (e altra roba che non ricordo), dolce e piccante al tempo stesso e per nulla salato,



oppure per del capocollo tagliato bello alto con purè di mele renette al cacao. Una vera bomba, un mix di sapori davvero particolare


Anche i contorni sono davvero delicati e particolari. Nelle foto, uno è un piatto di carciofi, come è evidente, e l'altro è invece del Topinambur cotto non si sa come perché da duro come il marmo risulta invece tenero tenero, e prende un sapore similissimo al carciofo




Ma i dolci.... I DOLCI!!!! Da uscire e chiamare la gente per strada a farglieli assaggiare.
Io appena ho letto "ricotta con scorze d'arancio caramellate" mi ci sono fiondata. E ho fatto bene.


Poi però, come spesso facciamo, io e il mio fidanzato abbiamo fatto a scambio così lui si è mangiato metà della mia ricotta e io metà del suo cheesecake allo zafferano. La parte inferiore sapeva come di amaretto.


I prezzi sono davvero giustissimi: dalle 5 alle 7 € per gli antipasti, dalle 10 alle 14 € per i primi, dalle 11 alle 20 € per i secondi dove 20 € sono giusto per la tagliata al tartufo.

La cucina è quindi toscana/senese ma rivisitata con un tocco raffinato e originale.
Sicuramente il migliore ristorante di Siena dove io abbia mai mangiato!
Si trova in via di Pantaneto, lascio qui il link.

Andateci!!!

Thanks for reading
xx