sabato 23 gennaio 2016

iLa Around the World: Paesi Bassi

Non avrei mai creduto che gli olandesi potessero essere così "sciallati", così rilassati e tranquilli, e non solo, anche gioviali e really, really welcoming.
Li conoscevo solo da un punto di vista lavorativo, avevo qualche cliente nei Paesi Bassi nel mio vecchio lavoro e mi erano sempre sembrati precisi, molto ligi al dovere e a tratti un po' freddini. Tutt'altro! Cioè, precisi sì - i Paesi Bassi sono una delle nazioni più pulite e ordinate che io abbia mai visitato - ligi al dovere ok ma alle 17:01 già sono usciti dall'ufficio, e freddini no, direi proprio di no.
Sono rimasta sorpresa, da linguista quale sono, da come riuscivo a comprendere bene l'Olandese scritto. In pratica è un misto di parole prese dal Tedesco, dal Francese e dall'Inglese e, a differenza del Tedesco, non sembra avere casi. Quando parlano però non si capisce un tubo.

Con l'occasione di andare a vedere la versione di Matrix (il primo eh!) con la colonna sonora suonata live dall'orchestra - e con tanto di Don Davis in persona a dirigere gli orchestrali - abbiamo preso un loft in affitto per qualche giorno e ci siamo fatti Rotterdam (dov'erano il teatro e il loft) e Amsterdam.


Il loft era un amore. L'unico difetto era il bagno, che non mi aspettavo di certo fosse una reggia viste le abitudini degli olandesi, ma era tra una rampa di scale e l'altra e le scale erano così:


Potete immaginare la mattina appena svegli che goduria scendere delle scale così ripide (e, essendo in legno, scivolose) in modalità zombie. Fortunatamente dalla camera al bagno erano meno, questa era la rampa che dal portone portava al piano del bagno, ma insomma...

Ma andiamo oltre il loft. Rotterdam.
Rotterdam è una città moderna, perché fu praticamente rasa al suolo dai tedeschi durante la guerra (tutt'oggi sono tutt'altro che benviste le macchine targate Deutschland), ma non per questo priva di fascino. E' il maggiore porto e quindi tutto è incentrato sulla vita a bordo delle navi e delle chiatte.

 Questa è ormai in disuso ma è stata convertita in un ristorante tipico britannico.


Il vento regna. I gabbiani, infatti, si posizionano col culo al vento per non congelarsi il becco :)



Rivedere il mio film preferito con un'orchestra (la filarmonica di Rotterdam) a narrarne la musica è stato a dir poco emozionante. 

Tra le cose più affascinanti della zona c'è la parte della diga, immensa, a guardia delle zone abitate e costruita dopo l'alluvione che avvenne all'inizio degli anni '50.


Non so se sia l'unica diga (non credo), ma di sicuro è gigantesca.
Come gigantesche sono le pale eoliche, bellissime. Io ho una fissa tremenda con le pale eoliche, mi dovete scusare, è che sono come delle presenze rassicuranti, quasi fantasmi, che cantano con voce soffice ad ogni soffio di vento.




Altre presenze imperscrutabili e imponenti sono i vecchi mulini di Kinderdijk.


Kinderdijk è un posto che in inverno, quando i musei dentro i mulini sono chiusi e ci sono pochissime persone in giro, è quasi surreale. Siamo arrivati al mattino intorno alle 10:30, faceva un freddo cane e il vento tagliava la faccia. I mulini sembravano presenze quasi minacciose nella nebbia, ma man mano che ci avvicinavamo rivelavano il loro vero aspetto, come eleganti guardiani in attesa.




L'unico in funzione era questo, il più grande di tutti, posto davanti come a comandare tutti gli altri.
Tornando indietro, ormai quasi all'ora di pranzo, nel silenzio profondo di quel posto in cui il solo rumore era quello delle anatre in volo, ci siamo sorpresi ad ascoltare uno scricchiolio quasi improvviso: era l'acqua che, sotto i raggi del sole di mezzogiorno, si scongelava accanto a noi. 
Alcune paperelle (quelle col becco bianco e le gambe lunghe, no ho idea di come si chiamino) stavano sguazzando nell'unica pozza d'acqua disponibile.


E poi c'è stata Amsterdam, soprendente, colorata, viva. Ricca di storia, di vite vissute in case storte con carrucole e di biciclette parcheggiate una sull'altra a sfidare la gravità.



Ci sono posti che ti strappano un sorriso, come questo Condom shop: 



e altri che ti fanno credere di essere in un paese di fate (o al cospetto del castello di qualche principessa della Disney).




Ci sono paesini, poi, come Zieriksee, che ti tolgono il fiato nella loro semplicità.





La cucina olandese non è esattamente tra le più rinomate al mondo, e infatti penso di non aver incrociato nessun ristorantino tipico. E' pur vero che siamo amanti del cibo esotico e in particolare di quello orientale, così abbiamo mangiato spesso giapponese, turco e indiano.
poi però, l'ultimo giorno a Zieriksee, proprio prima di avviarci verso l'aeroporto di Eindhoven, ci siamo concessi un pasto discretamente abbondante in un pub del paese:


Zuppa di cipolle con pane e formaggio



salmone su toast


peperoni ripieni

insomma un misto di cucina francese e... nordica, se così si può chiamare. Comunque ottimo!

Devo assolutamente tornare in questo Paese, perché vorrei visitare altre città che non ho avuto il tempo di vedere.

Thanks for reading e viaggiate finche potete!

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