giovedì 28 gennaio 2016

Preferiti del periodo: Gennaio 2016

Ed eccoci qua col primo post sui preferiti del nuovo anno.
Sono a casa malata da lunedì (anche se sto poco bene da giovedì della settimana scorsa) e finalmente la febbre è scesa così posso tornare almeno alla mia routine casalinga, visto che la mia vita extra casa si è momentaneamente annullata.
Ma influenza a parte, veniamo a noi.

Categoria beauty non make-up

una felicissima scoperta ormai di qualche tempo fa ma che sto utilizzando in particolare in questi giorni è il burro corpo della linea ecobio uscita nel 2015 della Conad


Esiste solo con una profumazione, al guava, che io amo particolarmente come frutto quindi l'ho preso, ed è molto setoso perché contiene olio di argan. Sulla pelle, nonostante sia molto nutriente, si assorbe velocemente e non la lascia unta. Lo trovo adatto però, essendo un burro, a pelli da normali a secche e più che altro per il periodo invernale. Mi pare costi attorno alle 9 € e la confezione è da 250 ml. Ho apprezzato molto la svolta ecobio, dopo quella della Coop, anche della Conad, che a differenza di Coop ha però prezzi un pochino più alti (il burro corpo della Coop, ottimo, costa intorno alle 4 €) e packaging un po' più curato, oltre a una maggiore gamma di prodotti. Sto attualmente provando uno dei balsami capelli, ma avendoli corti non mi sbilancio troppo, e poi l'ho usato una volta sola quindi per ora non dico nulla.

La ricetta spignattosa del periodo è in realtà una riscoperta, perché l'avevo già fatta diverso tempo fa per regarlarla e mi ero tenuta per me un campioncino. Non mi trovai male, quindi ora che l'ho rifatta per qualcuno ho deciso di farmela anche per me e mi sto trovando benone. Sto parlando della crema viso al Q10 emulsionata a freddo, ricetta presa dal libro di CarlitaDolce (non so se sua originale o meno, capita che le prenda dal forum della Lola e le modifichi leggermente) molto efficace come antiage in quanto contiene appunto il coenzima Q10 ma anche l'estratto di Acmella oleracea e l'acqua di rose.




Io ci ho aggiunto anche del collagene vegetale al posto di un attivo presente nella ricetta ma che non avevo, e il risultato è una crema ancora più efficace. Sembra zabaione, perché il Q10 conferisce al composto il colore della crema all'uovo.

Ultimo della categoria beauty è un profumo che mi ha regalato mia nonna per Natale e che sto indossando quasi continuamente, ed è La Petite Robe Noire versione al mandarino e al pistacchio (la classica non mi piace granché, è troppo dolce).


Per chi non lo conoscesse, La Petite Robe Noire è un profumo di Guerlain di cui di recente hanno realizzato anche altre versioni rispetto al classico con la bottiglietta rosa, una è questa verde, molto fresca, poi ce n'è uno stucchevolissimo alla ciliegia e non so se ce ne sono altri, comunque questo qui mi piace un sacco. La versione piccola costa poco meno di 50 €. Se come me non avete voglia di investire soldi vostri in un profumo high-end, magari andategli a dare una sniffata e se vi piace fatevelo regalare ;)

Make-up

Allora, iniziamo dal pezzo forte.
Dopo mesi, mesi e mesi di "lo compro.. no costa troppo.. mah, magari con i saldi... no, devo finire ancora i due aperti che ho.." e altre scuse, visto che avevo ricevuto un po' di soldini a Natale una domenica in un centro commerciale di Roma mi sono regalata due cose da Sephora, e una di queste è lui, la perfezione fatta mascara.
Il Better Than Sex di Too Faced.


First of all, il packaging è, come sempre per Too Faced, supremo. E' così solido ed elegante che penso che anche quando lo avrò finito lo terrò a troneggiare, anche da vuoto, tra gli altri mascara.
Ma veniamo alla roba importante: l'effetto sulle ciglia. Allora, io ho delle ciglia abbastanza stupide perché pur essendo piuttosto curve e fin troppo lunghe sono poche, quindi finora nella vita non avevo mai (e dico MAI) trovato un mascara che amassi così tanto, perché nonostante mi fossi trovata bene con alcuni in passato - anche di recente - nessuno mai mi ha mai dato il volume, il nero profondo, la lucentezza, la tenuta e la definizione di questo mascara. Sembra davvero di indossare delle ciglia finte, ma in un certo qual modo si vede che finte non lo sono :D
Il nome all'inizio mi ha fatto un po' storcere il naso, l'ho trovato un po' esagerato, ma alla Too Faced sapevano che era una bomba e quindi evidentemente si sono permessi di fare un po' i pretenziosi.
Lo scovolino va saputo usare. Voglio dire, guardate qua:


penso che l'Ilaria ventenne non si sarebbe mai sognata nemmeno di pensare di utilizzare uno scovolino del genere, vista la solita imbranataggine e soprattutto la lunghezza a tratti smisurata di alcune delle mie ciglia. Ora, dopo una certa esperienza e una buona dote di pazienza in più, mi ci sono cimentata. E infatti il mio consiglio è: compratelo al volo se sapete come darvi il mascara con scovolini "impegnativi" senza imbrattarvi ovunque, altrimenti magari, visto il costo (23,50 €) iniziate ad allenarvi con mascara simili come quello ciglia panoramiche della Kiko o alcuni mascara di Maybelline con scovolini giganti. Sempre necessario, per una miglior riuscita, rimuovere il prodotto in eccesso dallo scovolino prima dell'applicazione altrimenti il pastrocchio è assicurato. Ma questo vale per tutti i mascara, almeno per me.

Let's move on.
Il mio secondo autoregalo.
Lei, la bellissima Vice 4. Ho resistito per 4 anni a non comprare le altre Vice (sì, purtroppo ne esce una ogni anno e ogni anno sono più belle) ma quest'anno mi son detta: fanculo! Non c'è cosa che ami di più nel make-up delle palette, non sono una che le compra solo per collezione ma le uso molto e cerco di sfruttarle sempre a giro per qualche look un po' più inusuale o per look da tutti i giorni.


Una delle particolarità delle palette Vice di Urban Decay è il packaging, che varia da confezione a confezione. Ce ne sono alcuni tutti con riflessi blu, alcuni solo viola, alcuni arcobaleno come quello che ho scelto io. E' molto solido, anche se in viaggio non la porterei mai (come faccio invece con palette in cartone vedi quelle di Zoeva) per paura di romperla.

Ma il bello viene dentro:


Non l'ho pulita, tanto è chiaro che l'ho usata. Mi perdonerete.
Come sempre gli ombretti Urban Decay sono molto particolari e ultra pigmentati, con l'unico difetto (a cui ovvio facendo prima gli occhi e poi la base, magari con dello scotch sotto) che alcune cialde sfarinano un po'. Ci sono 4 matte mentre il resto sono tutti shimmer o satin, alcuni con glitterini belli importanti. I colori che più amo sono (e li vedete meglio in foto sotto):tutti e 4 i matte, che sono Framed (prima cialda seconda riga), Discreet (prima cialda terza riga), Bitter (prima cialda quarta riga) e Delete (ultima cialda quarta riga); poi ci sono dei colori che sui miei occhi verdi chiari sono una bomba, e sono Flame (seconda cialda ultima riga), Pandemonium (ultima cialda prima riga) e Underhand (quarta cialda seconda riga). Comunque sono tutti stupendi. L'unica pecca è forse il Low (terza cialda ultima riga), che mi aspettavo reggesse i brillantini una volta sfumato invece se ne svolazzano per tutta la faccia. Meh.




Il costo è proibitivo come tutte le mega palette di Urban Decay, se non sotto saldo (o se non avete dietro i soldi che vi hanno regalato a Natale, magari, come è stato il mio caso XD), ovvero 44 €.
Però, c'è un però: sono la bellezza di 20 ombretti, tutti o quasi di qualità eccezionale, non sono giganti come quelli di alcune marche ma nemmeno minuscoli, il packaging è sontuoso, c'è uno specchio immenso e un pennello. Io normalmente non amo i pennelli nelle palette perché cadono sempre, ma quelli di Urban Decay sono di ottima qualità quindi in realtà anche sì. Se pensate al costo medio dei pennelli e soprattutto al costo medio degli ombretti in cialda singoli, beh, il conto è facile da fare.

Un mio amore spassionato scoperto negli ultimi mesi e che ha ormai sostituito tutti gli altri miei pennelli da blush è il Blush Brush di Real Techniques. In quanto a pennelli le sorelle Pixiwoo non sbagliano un colpo!




Costa 9,59 € su Maquillalia dove l'ho preso, il che per un pennello di alta qualità che non ha nulla da invidiare a quelli "altolocati", direi che è giustissimo. E' la cosa più morbida che ci sia! Spande benissimo non solo il blush ma qualunque altro prodotto in polvere vogliate mettervi sul viso. Si riesce davvero a modulare bene e a stratificare il colore anche dei blush più pigmentati.

Ultimo della categoria, un ritorno di fiamma.
Nella mia vita, avevo avuto un solo prodotto di Mac, un rossetto lilla che penso fosse dei frozen o simili perché aveva un finish come shimmer ma non cremoso, quasi fosse coperto di ghiaccio insomma. Me lo comprò mamma a Firenze una volta, tanto tanto tempo fa, mi sembra che andavo ancora a scuola.
Aiutata dai miei soldini natalizi ho deciso finalmente di far rientrare questa grande casa cosmetica nella mia vita, acquistando un rossetto, un Amplified, di un viola dalla bellezza disarmante, Up The Amp.


Qua alla luce sembra un po' più chiaro e sul malva, ma sulle mie labbra si scurisce appena rivelando un sottotono più violetto. It's freakin' insane!!! E poi è adattissimo al periodo e nonostante il mio incarnato simil-Morticia quando lo indosso non sembro come lei.

Altro

Finito il make-up passiamo a tutto ciò che, come sempre, non rientra nelle categorie sopra elencate.

Food!

Questi biscottini all'avena e al cocco mi stanno dando dipendenza.


Costano mi pare sulle 3,60 €/3,70 €, che per 250 grammi di biscotti (suddivisi tra l'altro in comode porzioni da 4 biscotti a sacchettino) non è poco - sono in tutto 5 porzioni. Ma il bio, si sa, si paga, e La Finestra Sul Cielo non è delle più economiche. Anyway, sono ottimi, il cocco si sente ma non li rende troppo dolciastri e io li mangio sia a casa spezzettati nella ciotola col latte vegetale oppure spesso me li porto anche dietro come snack quando sono in giro.

E' difficile trovare latti vegetali che abbiano un buon sapore (ad esempio, io odio quello di riso e anche quello all'orzo non mi fa impazzire), e quello al miglio è stata una graditissima scoperta.

Sì, perché non solo il miglio fa bene al mio intestino idiota che si infiamma sempre, perché è un ottimo sfiammante, ma ha anche un buonissimo sapore! Yeah,

Per ultime, due candelozze.
Una comprata all'Ikea - ne comprai in 4 profumi, alla mela verde, alla vaniglia, all'arancia e ai frutti rossi. La mia preferita finora è quella alla mela verde.


E' quel tipo di candela che loro chiamano Sinnlig o roba del genere. A differenza di quella ai frutti rossi, che mi piace forse di più quando non brucia perché da accesa è un po' troppo invadente (soprattutto quando il fida mi torna da lavoro e non vuole odori troppo penetranti in camera da letto), questa alla mela verde diffonde un profumino leggerissimo nella stanza che appena lo senti. Fresco e delicato. We like.

L'ultima più che una candela è una tart, la Aloe Water delle Yankee Candles (candele di cui ho fatto un mega haul recentemente, vi linko il post).


Mi ricorda molto il melone, che io adoro, non sa per nulla di Aloe ma del resto l'Aloe sa praticamente d'acqua quindi dovevano dargli un profumo con un po' più di carattere. Anche il mio fidanzato la ha amata, perché non è troppo dolce e anzi è molto fresca. Forse più adatta per la primavera/estate ma vabè. Quindi donne, se avete mariti/fidanzati col naso sensibbole, o avete voi questo problema, questa fa per voi. Le Tart di Yankee Candles costano sulle 2 € e qualcosa, vanno spezzettate a metà per farle durare di più e il profumo dura ore e ore.


E questo era tutto per Gennaio!

Thanks for reading!

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