giovedì 27 agosto 2015

Il PH dei cosmetici e la mia ultima creazione

Buongiorno a tutti!
E' ricominciata la stagione dello spignatto, che per me dura praticamente tutti i mesi dell'anno in cui non si muoia di caldo. In realtà durante i mesi di bollore produco comunque cosmetici fatti in casa, solo che evito come la peste quelli per la fabbricazione dei quali devo usare i fornelli (sostanzialmente, le emulsioni a caldo).
Era quindi un po' che non scrivevo un post a tema cosmesi fai da te, visto il caldo degli ultimi tempi, e ho deciso di riaprire la stagione spignattosa con un argomento alquanto spinoso per chiunque come me si diletti nella manifattura di cremine e simili, ma non solo, anche per chi li acquista, online o in negozi, perché è di vitale importanza per il nostro corpo: il pH dei cosmetici.
Il pH, questo sconosciuto....!
Non sono laureata in chimica, ma comprendere cosa il pH sia non è poi così complicato, soprattutto non è complicato comprendere i danni che possa causare un ph sbagliato, ossia non conforme a quello della parte del corpo su cui andiamo ad utilizzare il cosmetico in questione.
Innanzitutto, che cos'è? P sta per potenziale, e si scrive in minuscolo, H sta per idrogeno. Potenziale di idrogeno. Cioè? Indica quanti idrogenioni/idrogenoioni sono presenti in una soluzione acquosa (il che non significa liquida, ma contenente acqua anche solo in minima parte), ossia, semplicemente parlando, misura l'acidità o la basicità di un prodotto acquoso.
L'acqua ha pH 7, ma se ad essa sono aggiunte soluzioni più acide o più basiche esso si può modificare.
E qua veniamo alla pratica. Ci vengono infatti in aiuto le mitiche (e costosissime) cartine tornasole, ovvero i misuratori di pH per eccellenza. Io ho usato per tantissimo tempo quelle di Aroma-Zone dividendole in 3 striscette l'una così da farle durare un po' di più, mentre adesso sto usando quelle a rotolino di MakeIt Lab e mi sto trovando bene.
Ma perché è tanto importante misurare il pH dei cosmetici? Non sto parlando di quelli che produciamo e basta, ma anche di quelli che compriamo. Uno in teoria si potrebbe fidare, ma dopo l'esperimento che ho fatto (in seguito a informazioni trovate in rete) sulle creme della Lush, ho deciso che lo avrei fatto con tutti i prodotti acquistati. Le creme corpo Lush sono in fatti basiche, ossia hanno un pH superiore a 7, quando invece dovrebbe stare tra il 5 e il 6. Le creme viso dovrebbero avere un pH tra il 4,5 e il 5,5, mentre quelle per il contorno occhi tra il 6 e il 7, meno acido, perché quella zona è particolarmente sensibile. Per quanto riguarda i prodotti per lavarsi poco cambia: i detergenti corpo intorno al 5,5, quelli viso tra il 4,5 e il 5,5, a meno che non si tratti di detergenti esfolianti e antibatterici che allora possono avere un pH anche leggermente più verso il 4. E i capelli? E' importante misurare anche il pH degli shampoo, che deve stare tra il 4,5 e il 5. Ci sono dei tensioattivi, tra l'altro, come il Sodium Lauroyl Sarcosinate, che addensano soltanto a pH 5 quindi a meno che non abbiamo inserito nella formula un ingrediente (ad esempio l'urea) che necessita di un ph più basico, o a meno che non vogliamo uno shampoo ultra sgrassante e dalla consistenza acquosa, se usiamo questo o simili tensioattivi ci conviene portare il pH a 5.
Per i detergenti intimi è semplice: devono avere pH acido, ossia tra 4 e 5,5 (quelli per bambini possono averlo anche intorno al 6/7 in quanto prima dello sviluppo quella zona non si è ancora stabilizzata dal punto di vista del pH).
Quindi, se volete stare tranquilli fatevi un controllino con le cartine tornasole sui prodotti comprati e state a posto. Questo perché un prodotto che non rispetta il pH della pelle delle varie zone del corpo o dei capelli, a lungo andare può danneggiarvi.

E per gli spignattatori.....? Per loro la cosa non si limita a misurare il pH e chi s'è visto s'è visto, perché se il pH è sbagliato che si fa? Semplice, va corretto! Se è troppo basico (ad esempio, sto facendo una crema corpo e mi accorgo che il pH è superiore a 6, oppure sto facendo uno shampoo e devo portare il pH a 5 per far addensare il tensioattivo principale) devo obbligatoriamente inserire alcune gocce di una soluzione acida - io uso l'acido lattico, che è il più utilizzato - per abbassarlo. Non dieci gocce insieme (e qui viene la rottura), ma una/due gocce alla volta e tornare a misurare finché non si acidifica ai livelli desiderati. Fin qui il tutto è piuttosto semplice, nel senso che l'acido lattico lo vendono in tutti i siti per spignatto (io lo comprai su Aroma-Zone), mentre per alzare il pH, quindi per renderlo più basico, non basta il semplice bicarbonato di sodio che abbiamo tutti nella dispensa della cucina. Il nostro utilissimo amico bicarbonato, infatti, è una base debole, e a noi ci serve qualcosa di più strong per alzare, con poche gocce, il pH del composto senza rovinarlo (il bicarbonato, infatti, visto che ne servono ingenti quantità per modificare un minimo il pH di una qualunque cosa, andrebbe a "smontare" l'emulsione, se di emulsione si tratta, o comunque a rovinare la formulazione del composto). Ecco che ci viene in aiuto l'utilissima, ma pericolosissima, soda caustica. So che su Dadalindo la vendono già in soluzione al 20%, io comunque sono andata in ferramenta e, munita di guanti, mascherina, occhiali e finestra aperta, l'ho fatta da sola in casa.
Non sto a dilungarmi troppo sull'argomento, vi linko un video in cui si spiega come realizzarla in casa senza farsi male. Pochissime gocce di questa soluzione - che va conservata in un recipiente di vetro scuro al riparo da urti e da fonti di calore - e il pH si alza senza danni.
L'ultima volta che mi è capitato di doverla usare è stato quando un paio di giorni fa ho realizzato una fantastica crema contorno occhi anti-age a base di acido ialuronico (gel di sodio ialuronato), estratto di Acmella oleracea e olio di rosa mosqueta. Il ph era tra 4 e 5 e ho fovuto portarlo tra il 6 e il 7. Poche gocce di soluzione di soda caustica, il prodotto si addensa, e il pH giusto è raggiunto senza così pericolo per gli occhi.
Sto usando questa cremina da un paio di giorni, appunto, e per ora mi piace moltissimo: si assorbe bene e distende la parte idratandola a fondo. La ricetta è un mix tra una mia e una di Nife (la sua la  trovate su Youtube).


Spero che questo post vi abbia chiarito alcuni eventuali dubbi e vi abbia avvicinato un po' di più al magico, alchemico mondo della cosmesi naturale fai da te!


.......GO GREEN!!!

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