giovedì 10 dicembre 2015

Burnt - Il Sapore del Successo: my review

Non si può dire che le due ore e passa di questo film scorrano male. A me è passato in un baleno, vuoi perché amo qualunque film abbia a che fare con roba da mangiare XD o vuoi perché la narrazione è davvero coinvolgente e svolta in maniera ritmica e appunto con una discreta andatura.
Però non per questo il film (diretto da John Wells e scritto da Steven Knights) tralascia i dettagli, anzi: trattandosi di un film che ha come protagonista assoluta la cucina stellata Michelin e uno chef fuori di testa ma che di meglio non ce n'è, è un piacere osservare i particolari dei piatti in preparazione e di quelli finiti appena "dipinti" sul piatto - perché qua è di arte che si parla e non solo di quella dell'accostare sapori per formarne sempre nuovi.
La cucina è chimica e amore, e questo Adam Jonson (Bradley Cooper, protagonista di film stratosferici come American Sniper e Limitless) lo sa bene. Come spesso accade, però, genio e follia vanno a braccetto e Adam ci racconta, con le vicende che si susseguono nella trama, di come abbia sputtanato la sua vita - lavorativa e non - nella Parigi dell'haute cuisine per colpa di vizietti non proprio trascurabili.
Ma ogni eroe caduto nell'abisso ha la sua redenzione, e nella Londra odierna - quello spettacolare melting pot di colori, suoni, profumi, etnie e identità - Adam nonostante la sua testardaggine e arroganza (un po' di "savoir faire" ci vuole, in questo campo, per farsi dar retta, ma lui un po' se ne approfitta) potrà provare a rifarsi. Fondamentale nel suo percorso di crescita sarà Helène (la biondissima Sienna Miller), brillante sous-chef inglese madre di una bambina in età da elementari - bambina che a dispetto dell'età sembra già essere una futura promessa della critica gastronomica. Cast davvero ben scelto (tra i tanti, una purtroppo ormai siliconatissima Uma Thurman nei panni del critico gastronomico dell'Evening Standard) e armonico, ma non posso giurare di non essermi fatta due risate quando in scena è entrato Scamarcio, che recita in inglese e si autodoppia e secondo me era meglio se lasciava fare a un doppiatore!

Il film insegna davvero molte cose, fra le tante quella che è meglio guardarsi dai falsi amici piuttosto che dai nemici veri, quelli dichiarati ma mai sleali.

Andate a vederlo, ve lo consiglio davvero, però magari a stomaco pieno :D

Per le amanti di Bradley: sì, le prelibatezze cucinate per tutto il film non sono la sola cosa che fa venire l'acquolina in bocca.






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