mercoledì 3 febbraio 2016

La canzone che mi frulla in testa #8

Buongiorno!

Oggi parliamo di musica.
Nello specifico, della mia rubrica preferita ovvero le canzoni che mi girano in testa in questo periodo.

Partiamo da LUI: inimitabile, etereo, androgino, estemporaneo, meraviglioso e leggendario uomo dagli occhi incredibili, il Duca Bianco, Ziggy, il Re dei Goblin... David Bowie.

Non potevo non dedicargli uno spazio oggi, a quasi un mese dalla sua morte.
Ce ne sono tanti di brani suoi che amo - ne ha mai scritti di brutti?? - , e in questo periodo Youtube pullula di sue cover da parte sia di sconosciuti sia di gente famosa dei suoi brani più noti del passato (anche il mio adorato Steven ha fatto una sua cover pochi giorni dopo la sua scomparsa, durante lo show di Berlino, Space Oddity feat. Ninet Tayeb).
Io però oggi voglio ricordare un brano che tutti dicono (ma a posteriori siamo tutti bravi, perché prima che ci lasciasse nessuno sapeva che fosse malato di cancro) essere stato il suo testamento: Lazarus.
In questo video si vede un Bowie malato inchiodato a un letto d'ospedale, che lotta contro chissà cosa, e allo stesso tempo il Bowie artista che esce da un armadio e si abbandona all'ispirazione, come a farci capire che nonostante la malattia lui stava comunque proseguendo il suo percorso di artista eclettico, innovativo, affascinante, noncurante delle difficoltà, consapevole sia della malattia sia delle sue capacità mentali e artistiche che sono rimaste le stesse fino alla fine. Se n'è andato di gran classe, non c'è che dire. In pieno stile Bowie.
Quando ho visto Lazarus, subito appena uscito, non avevo dato più di tanto peso alla cosa perché, conoscendo il personaggio, avevo visto il tutto come una critica alla società di oggi che, tendendo sempre più all'uniformità, cerca di uccidere l'arte più pura e all'avanguardia. Forse voleva dirci anche questo, ma io non ci ho voluto vedere altro. Non volevo. Il testo è ombroso e minimal, ci parlava già come se fosse coi piedi dall'altra parte. Tutto l'album Blackstar è decisamente da prendere in considerazione.

Altro brano è uno nuovo dei Massive Attack che hanno inserito nel loro ultimo EP, Ritual Spirit. di una bellezza disarmante. Mi ricorda un po' certi brani dei Dead Can Dance. Non vedo l'ora che sia il 14 febbraio per vedermi i Massive Attack live, perché finora non ho mai avuto l'occasione. Mezzanine mi ha accompagnata per tanti anni ed è tuttora probabilmente il mio album preferito, ma penso che questo sia un gruppo che con il tempo non possa che migliorarsi, hanno uno stile tutto loro e spero lo preservino nel tempo pur evolvendosi come è normale.

L'ultimo è un brano very powerful, che ho beccato alla radio qualche giorno fa e non me lo tolgo più dalla testa: Top of the world by the Van Halen. Che dire... Il suono è inconfondibile e la voce è amazing, come sempre. Cantarla a busso in macchina dà una gran soddisfazione.

Ed è tutto per oggi!

Rock on!

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