mercoledì 29 settembre 2010

Cartolina dall'Oktoberfest (München)

Ci sono giorni che aspetti per un anno intero. Questi tre giorni a Monaco, sono fra questi. E' la mia seconda volta tra questa folla smisurata di gente di mille nazioni, colori e profumi che sembrano trovarsi solo lì, in quel fagiolo immenso che è il parco dell'Oktoberfest.
Cammino con le narici attente: non passa inosservato il profumo di dolci e zucchero filato delle bancarelle con le tende a strisce, ma neanche quello di birra che esce dagli enormi stand dei birrifici (lo stesso che è rimasto impregnato in molte delle persone che mi passano accanto). Ho il raffreddore, credevo che non sarei riuscita a sentire a fondo quest'accozzaglia di profumi, e invece sono così forti che non posso resistergli. O forse è il ricordo che me li fa sentire. Forse li avevo registrati troppo bene perché me li potessi scordare.
Qui l'allegria regna incontrastata, e le nazionalità, da tante che sono, si fondono in una. Sì, perché quando si brinda con un bel boccale pieno di birra a quanto pare siamo tutti fratelli.

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