giovedì 28 maggio 2009

Music.music.music.


"Stare con un musicista è come avere una relazione con uno che ha l'amante"
(Mauro Pagani)



Come dargli torto? Il grande Mauro Pagani, con cui ho avuto il piacere di condividere un palco,
con due righe ha espresso quello che succede a una coppia quando uno dei due è musicista e l'altro no. E per musicista intendo uno che quando suona o canta lo fa con anima e corpo, non tanto per fare, e non importa se ha fatto della Musica un lavoro o dedica a Lei solo il tempo libero. Il muscista è quello che è consapevole del fatto che la Musica è il suo unico mezzo per comunicare al meglio col mondo e fa di questo un'arte.
La Musica è la più nobile delle arti, la più bella e pura, come diceva Wilde. E anche la più completa, aggiungerei, forse perché è anche una lingua e quindi con essa riusciamo, se così si può dire, a parlare. A raccontarci.
Noi musicisti siamo un po' mosche bianche, ci capiamo bene solo tra di noi. E forse è per questo che da un po' di anni a questa parte ho girato solo con musicisti, o quasi. Anche all'interno di una coppia è un problema, se l'altra persona non comprende a fondo cosa significa amare la Musica. Non si tratta di dover dividere il cuore a metà: sono due piani diversi, due cose diverse. Come se la Musica fosse, che so, la madre o la sorella (o il padre o il fratello, per farla alla pari).
Per quanto mi riguarda ho rinunciato a far capire agli altri cosa mi succede quando suono e canto. Se non riescono a capirlo al momento in cui mi sentono esprimermi attraverso di Lei, allora significa che non sono abbastanza sensibili o che non gli importa abbastanza di quello a cui stanno assistendo. Che si fottano, insomma.
E' per questo che giornate come quella di sabato, in cui mi sono ritrovata con i ragazzi del pinkfloydsound forum (che vi invito a visitare al sito www.pinkfloydsound.it) sono una ventata di freschezza. Non solo per il fatto che ho rivisto persone che non vedevo da due anni, ma perché tutte quelle persone, me compresa, erano là per uno scopo ben preciso: godere insieme della musica. Di quella dei Floyd, nello specifico, ma anche della Dea Musica in generale, quella che unisce popoli, guarisce gli animi, rende possibile l'impossibile.

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