*the.dark.side.of.iLaMoOn*, ovvero il bello e il brutto del mio lato che non si vede. Ci trovate un po' di tutto, aspettatevi di tutto.
mercoledì 28 dicembre 2011
pomeriggio al Glicine
martedì 20 dicembre 2011
sorrisi
Steven Wilson non è uno che sorride molto, o almeno non davanti alle telecamere o alle macchine fotografiche. Qui è nel backstage di uno dei suoi concerti, ed è stato colto di sorpresa in una risata davvero solare e, dato il personaggio, inaspettata. Mi sembra quasi di sentirlo ridere.
Lavoro e Musica ♪ ♫
lunedì 19 dicembre 2011
in un attimo di tregua
mercoledì 9 novembre 2011
everything changes
lunedì 7 novembre 2011
Steven Wilson live at Shepherds bush Empire
traddistingue i live di Steven, con qualunque progetto musicale stia facendo il tour, ma anche perché aveva dei musicisti davvero eccellenti. Quelli che spiccavano erano Nick Beggs al basso e Marco Minnemann alla batteria. Matti come cavalli, dei mostri di bravura.
In attesa di (buone?) notizie
sabato 5 novembre 2011
good morning
sabato 29 ottobre 2011
si cambia vita
Nel frattempo rimbalzo tra Siena e Campagnatico (GR), visto che famiglia e amici sono e Siena e l'omo èa Campagnatico perché lavora a Grosseto.
Poi il colpo di scena.
Tra i tanti vigneti a cui avevo mandato email e CV per sentire se avevano bisogno di una che si occupasse di export e tours dei vini per stranieri, avevo contattato anche un cantina di Campagnatico. Fatto sta che mi hanno chiamata per un colloquio, sono andata e.. Gli sono piaciuta. Non dico che ho un lavoro fino a che non ho firmato il contratto (che inizialmente come tutte le volte sarà a progetto).. Vedremo. Intanto lunedì mattina alle 6:30 ho il volo per Londra.. E la sera mi aspetta lo Shepherds Bush Empire dove andrò a vedere Steven Wilson!! Can't wait!!!
venerdì 14 ottobre 2011
today's playlist
2) Vanden Plas - You Fly
3) Rammstein - Stein um Stein
4) Pendulum - The Island
5) Pink Floyd - Money
6) Disturbed - Divide
7) Toto - Hold the Line live
8) Marillion - Pseudo-Silk Kimono
9) Steven Wilson - Like dust I have cleared from my eye
10) The Mars Volta - Wax Simulacra
sabato 24 settembre 2011
tiriamo le somme
giovedì 7 luglio 2011
belle notizie
domenica 1 maggio 2011
stanchezza
sabato 30 aprile 2011
ok basta
quando l'ho incontrato...
... avrei dovuto dirgli anche questo: "seriously man, I would really appreciate if you could stop being so amazingly beautiful, even for a second."
scommetto che...
domenica 24 aprile 2011
SW
mercoledì 20 aprile 2011
Sognare l'impossibile... fino a che....
Si realizza.
Di botto.
Come un lampo che ti acceca.
Quante volte consapevolmente, d'impegno, o soltanto nel mio subconscio semplicemente ascoltando uno dei suoi brani, mi sono ritrovata a pensare "quanto vorrei dirgli cosa la sua musica è per me".
Talmente tante volte che ormai mi sembrava già successo. Come in un universo parallelo.
E stamani, quando mi sono alzata, il giorno dopo l'avverarsi di questo sogno, un sogno mi è sembrato.
Non ci credevo mica.
E forse non ci credo neanche adesso.
Non fosse che il ricordo, per niente offuscato nonostante stanchezza e sonno, dei suoi occhi chiarissimi che mi fissavano e mi studiavano come fossi una mappa geografica, mi stia invadendo la testa.
Ora, mi era ricapitato di fare la conoscenza di personaggi del genere, musicisti e non, ma non ho mai perso il controllo della mente o del corpo. Voglio dire, sono una persona socievole, comunicativa, estrosa, vivace, e a tratti magari pure simpatica. Non mi faccio problemi.
Stavolta però, cazzo, stavolta mi sono trasformata in un blocco di marmo.
Al locale ad aspettarlo, senza sapere se e quando si sarebbe presentato con il suo israeliano compagno di avventure musicali, mi tremavano le gambe.
Quando dietro alla luce fioca dei lampioni ho intravisto quei capelli lisci e gli occhiali non c'ho capito più una mazza.
Ma tipo apnea, tremarella, sudore freddo. Anche se fuori magari non si vedeva (o forse sì???). Michela mi stringeva la mano, per fortuna. Così sapevo che non era un sogno.
Nel momento in cui ho deciso di andare a rompergli le balle stava seduto (direi pure sbracato, seppure l'aggettivo non gli si addica) su un divanetto basso, di quelli quasi raso terra, con in mano un bicchiere con della roba rossiccia/fucsia (non chiedetemi cosa fosse). Io mi sono accucciata davanti a lui appoggiandomi sul divano per non perdere l'equilibrio - visto che le gambe se ne andavano per i fattacci loro.
Ci avrò parlato un minuto, forse meno.
"Where are you from?", mi ha chiesto, perché gli sembrava strano che fossi italiana e avessi il suo accento. Mi ha fatto i complimenti. Fortuna che non ero in piedi.
Non so perché le ragazze amiche della band hanno chiamato proprio noi. Anzi, in realtà lo so ma mi prendereste tutti per pazza se ve lo spiegassi, quindi mi limito a dire che è stato un caso, un colpo di fortuna, anche se chi mi conosce sa che non credo in nessuno dei due.